Il Ponte del Diavolo

Storia e origini

Il ponte d’Ercole (meglio conosciuto come Ponte del Diavolo) rappresenta uno dei luoghi più curiosi e misteriosi dell’intero appennino, una meta immersa nei boschi dove mito e leggenda si mescolano alla realtà. Il suo nome e la sua forma spesso ingannano i visitatori, facendo erroneamente pensare ad un ponte costruito artificialmente dall’uomo. In realtà si tratta di un enorme monolite di pietra lungo 33 metri che l’erosione del tempo e degli agenti atmosferici ha modellato in maniera così particolare. Ciò che è certo è che si tratta di un monolite molto antico e già molto conosciuto in epoca romana quando, come dimostrato da numerosi ritrovamenti archeologici, era considerato un luogo sacro. É incredibile osservare come la natura abbia modellato l’enorme blocco di pietra che sembra voler scavalcare il torrente che una volta vi passava sotto. Proprio per via della sua forma così caratteristica, nel corso dei secoli si sono susseguite leggende popolari che attribuivano l’origine del monolite alla mano del diavolo, motivo per cui oggi è conosciuto proprio come Ponte del Diavolo.

Come arrivare

Il ponte del Diavolo segna il confine tra i comuni di Polinago, Lama Mocogno e Pavullo ed è facilmente raggiungibile a piedi in 40 minuti. Il sentiero che parte appena fuori dal paese di Lama Mocogno (in direzione Pavullo) è facile e non presenta difficoltà altimetriche, per questo è adatto ad escursionisti di ogni livello – bambini ed anziani compresi.

La leggenda del Diavolo

Un’antica leggenda popolare racconta che un contadino della zona, dovendo ogni giorno allungare il proprio tragitto per riuscire ad aggirare il fiume, chiese al Diavolo di costruire un ponte in cambio della propria anima. Il Diavolo si recò quindi sulla cima del monte per recuperare il monolite e cominciò a portarlo a valle ma, ad un certo punto, incontrò una setta di streghe danzanti e ne rimase affascinato a tal punto che restò a guardarle per ore senza accorgersi che stava arrivando l’alba. Non appena il diavolo vide il sole sorgere fu costretto a scappare lasciando lì il ponte, dove si trova ancora oggi.

Siete abbastanza coraggiosi?

Lungo il blocco di pietra è possibile osservare alcuni ampi fori, così grandi da poterci infilare la testa. Ma avete abbastanza coraggio per farlo? La leggenda narra che infilare la testa nel buco è una sfida diretta al Diavolo che arriverà e vi decapiterà. Tutti hanno sentito parlare di turisti o persone del luogo che lo hanno fatto, eppure noi non abbiamo mai visto nessuno provarci.