Un giorno d’estate del 1924, partito da Lama Mocogno, Alfredo Mazzieri spingendo un carrettino si dirigeva alle “Piane del Monte” per caricare e trasportare a casa un po’ di fascine. Ad accompagnarlo suo figlio di 5 anni Eraldo, al quale quel viaggio in luoghi mai visti attraverso pinete, boschi di faggio e ampie distese verdi cambiò per sempre la vita. Le Piane di Mocogno sarebbero diventate infatti la grande dimora della famiglia Mazzieri e delle generazioni future. Nel 1929 Alfredo, con il fratello Adolfo, diede inizio alla ristrutturazione del vecchio rifugio sorto anni prima, progettando la costruzione di un piccolo albergo.
A causa della grave crisi economica degli anni '30 il progetto si fermò al primo piano e, mancando ancora le camere, divenne in via transitoria una semplice trattoria. Qui trovavano ristoro gli sciatori e i turisti che venivano alle Piane in cerca di un po’ di svago. A causa di alcuni inverni senza neve e con lo scoppio della prima guerra mondiale, Il progetto rimase fermo per molto tempo. Intanto Eraldo si apprestava a succedere al padre Alfredo.
Quelli successivi furono anni di grandi sacrifici, ma grazie all'aiuto della moglie di Eraldo, Matilde Rioli, e alla sua buona cucina montanara, la piccola trattoria diventò una locanda con qualche camera a disposizione degli ospiti. Tra il ‘56 e il ‘59 le camere furono rese più confortevoli e vennero ampliati sia il bar che la cucina.