

Fiumalbo - il borgo medievale più bello dell'Emilia-Romagna
Fiumalbo, anche se ancora poco conosciuto a livello nazionale, è uno di quei posti da visitare almeno una volta nella vita.
Non a caso è stato inserito dal Touring Club Italiano tra i borghi più belli d’Italia (https://borghipiubelliditalia.it/borgo/fiumalbo/) e da diversi anni il comune di Fiumalbo è stato premiato con la Bandiera Arancione (https://www.bandierearancioni.it/borgo/fiumalbo), un importante riconoscimento al suo interesse turistico e culturale.
Si tratta di un antico borgo medievale che sorge a 953 m s.l.m nell’Appennino modenese (vicino al confine con la Toscana) e offre una vista unica sul bellissimo Monte Cimone, la vetta più alta dell’interno arco appenninico settentrionale.
In questo luogo magico fatto di stretti vicoli in pietra che si snodano e si arrampicano, ogni angolo trasuda arte e storia ed è pronto a regalare scorci mozzafiato ai suoi visitatori.
Qui il tempo sembra essersi fermato e l’uomo vive in stretta sinergia con la natura, circondato da alte faggete e bellissimi prati.
Le ore sono scandite ancora dal rintocco delle campane e l’unico rumore nell’aria è quello del fiume che attraversa il paese.
Per tutte queste ragioni, Fiumalbo è una delle destinazioni dell’Emilia-Romagna che bisogna assolutamente appuntarsi sul proprio taccuino, meta ideale per una gita fuoriporta.
Vista dall'alto del paese di Fiumalbo - foto www.modenatoday.it
LA STORIA DI FIUMALBO
Fiumalbo è un paese ricco di storia le cui origini affondano le radici nei secoli passati, tra certezze e mistero. Secondo alcuni studiosi sarebbero stati i liguri-friniati i primi ad abitare nella zona attorno a Fiumalbo, in fuga dalla pianura padana a causa dell’invasione dei Galli nel IV secolo. Tuttavia, il primo documento ufficiale in cui si hanno tracce di questo borgo risale al 1038 a.c, per sancire l’acquisizione della Rocca di Fiumalbo da parte del Vescovo di Modena Viberto.
Dopo un lungo periodo di stabilità, Fiumalbo conobbe uno sviluppo importante attorno al XVII – XVIII secolo grazie alla casata nobile dei Bondi Santi, in modo particolare grazie a Giandomenico che amministrò a lungo il comune e si oppose all’avanzata delle truppe napoleoniche.
Ad inizio ‘900 Fiumalbo conobbe un periodo sfortunato, dovuto da una parte all’elevato tasso di giovani emigrati all'estero in cerca di fortuna, dall’altra al tragico terremoto del 1920 che rase al suolo gran parte del paese.
Con la fine della seconda guerra Mondiale torno la serenità nel paese e la voglia di ricominciare, così a partire dagli anni ’50 e ’60 Fiumalbo conobbe una crescita dell’economia e della villeggiatura.
COSA VEDERE A FIUMALBO
I "Casoni", le antiche case risalenti al periodo celtico - foto www.travelemiliaromagna.it
Basta una semplice passeggiata in questo antico borgo medievale per rimanere profondamente affascinati dalle sue case in pietra e dai suoi vicoli che, circondati dalla natura incontaminata dell’Appennino Tosco-Emiliano, creano un’atmosfera magica e surreale. Non servirebbero altri motivi per fare di Fiumalbo uno dei posti da visitare in Emilia-Romagna, se poi si aggiunge l’immenso patrimonio culturale e artistico allora non avete più scuse.
Senza dubbio uno dei luoghi di maggiore interesse è la chiesa di San Bartolomeo Apostolo (patrono del paese) situata nel cuore del borgo. La sua costruzione iniziò attorno al XII secolo d.c ma la struttura attuale fu raggiunta solo dopo l’ampliamento del 1592. Al suo interno sono ancora oggi conservati i bellissimi dipinti dell’epoca e le magnifiche sculture di Wiligelmo, primo scultore a firmare le proprie opere e artista che si occupò di decorare il maestoso Duomo di Modena.
Assolutamente da non perdere è la visita ai “casoni”, le antiche case in pietra e terra che risalgono al periodo celtico e che testimoniano l’antica storia di Fiumalbo, ben precedente all’era medievale. I “casoni” sono situati nel borgo delle Valdare lungo la strada che porta nella piccola frazione di Doccia, proprio sotto le pendici del maestoso Monte Cimone. Una volta giunti nei vasti prati dove sorgono le case celtiche, avrete la sensazione di trovarvi in un’ambientazione che richiama le verdi colline irlandesi e scozzesi.
Per i turisti più curiosi i monumenti da visitare non sono finiti, nonostante Fiumalbo sia un borgo piccolo vanta infatti ben 7 tra chiese e oratori. Proprio di fronte alla Chiesa di San Bartolomeo sorge la Chiesa dell’Immacolata Concezione costruita nel 1516. L’oratorio annesso a questa struttura ha ospitato a lungo la confraternita dei Bianchi, una delle due confraternite di Fiumalbo.
La confraternita dei Rossi era ospitata invece nella bellissima chiesa di Santa Caterina da Siena, oggi sede del museo permanente dell’Arte Sacra.
Un’altra chiesa degna di nota è quella di San Michele Arcangelo che ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli. La sua struttura lascia denotare una forte influenza dello stile romanico con pianta rettangolare, abside semicircolare e navata unica. Durante il restauro del 1931 per la costruzione del campanile, sono stati ritrovati affreschi risalenti al 400 che rappresentano oggi un patrimonio artistico unico.
La chiesa di San Bartolomeo a Fiumalbo - foto Wikipedia
EVENTI A FIUMALBO
Il calendario degli eventi di Fiumalbo è molto ricco e regala ad abitanti e turisti alcune delle manifestazioni più suggestive di tutto l’Appennino Emiliano.
Presepe vivente – 24 Dicembre:
Ogni due anni, la sera del 24 Dicembre il paese si trasforma per la rievocazione della natività, creando un’atmosfera magica. Gli abitanti di Fiumalbo si vestono con i panni degli antenati per la processione che dal centro del paese porta alla capanna di Gesù bambino. Le fiaccole illuminano il percorso lungo il quale si snodano le varie postazioni in cui si rievocano gli antichi mestieri di un tempo. Con oltre 100 figuranti, il presepe vivente di Fiumalbo è uno dei più grandi e suggestivi di tutta Italia.
Festa di San Bartolomeo – 23 Agosto:
La sera del 23 agosto, in occasione della festa patronale, il paese vi regalerà uno scorcio che rimarrà indelebile nei vostri ricordi. L’intero paese (compreso il fiume che lo attraversa) viene infatti cosparso di lumini, fiaccole e torce creando un’immagine mozzafiato. In quest’atmosfera, il santo viene portato in processione per le vie del Borgo dalle due confraternite (dei Bianchi e dei Rossi) vestite con i costumi tipici. La serata si conclude con i bellissimi fuochi d’artificio che completano in un bellissimo tripudio di luci e colori. Il giorno seguente (24 agosto) il paese si riempie di bancarelle per la consueta fiera di San Bartolomeo, dove si possono assaggiare le sfiziose specialità locali.
Fiaccolata di Carnevale:
La sera del martedì grasso, in occasione del carnevale, come da tradizione gli abitanti sfilano per il borgo portando in giro grandi fiaccole con cui infiammano il fiume che attraversa il paese. Dopo accendono un grande rogo, rito scaramantico con cui si vuole bruciare tutti i momenti negativi dell’anno appena passato.
Fiumalbo e il corso del fiume cosparsi di lumini per la tradizionale festa di San Bartolomeo - Foto © Lorenzo Migliorino
ENOGASTRONOMIA E PRODOTTI TIPICI
La cucina locale risente fortemente della tradizione contadina, fatta di piatti semplici ma ricchi di gusto.
Assolutamente da provare sono i due prodotti “poveri” della cucina emiliana: i borlenghi e le crescentine, entrambi da farcire con lardo e o in alternativa con i salumi.
Da non perdere sono anche i tortelloni ripieni di ricotta, da condire con burro e salvia, con un buon sugo di fungi o con un ragù di carne.
Il piatto che però è più radicato nella tradizione di Fiumalbo è la zuppa di cavolo nero, in cui si riscontra l’influenza della vicinanza al confine con la Toscana.
Infine, per quanto riguarda i dolci, il re incontrastato è il croccante di Fiumalbo. Questo rotolo di croccante viene creato a partire da ingredienti del luogo: mandorle piatte, mandorle filettate, miele di Castagno, zucchero, caramello e aromi naturali. Il modo più dolce per concludere la vostra cena tipica.